La fotografia che ho in mente in questi primi giorni di primavera è quella dei cieli incerti, bassi, scuri, grigi. Ma quel grigio non è lo stesso delle cupe giornate di nebbia, di freddo e di smog. Piuttosto quel grigio mi pare che nasconda sempre un altro colore, quello riflesso dalla natura circostante di un paese tropicale o asiatico, quello che porterà una tempesta, una pioggia ristoratrice o un uragano estivo e poi porterà l'arcobaleno.
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