MATRIOSKla

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sabato 16 novembre 2013

Breaking Bad

Scettica. Parecchio. Ecco com'ero quando ho cominciato questa mia personale ricerca dell'ennesimo perchè ci siano in giro prodotti commerciali, che piacciono sempre al grande pubblico. L'inizio è stato deludente, lento, poco interessante. Ma quando il Dottor Walter White ha iniziato a tirar fuori le sue palline, allora il gioco ha cominciato a farsi interessante. La prima stagione di Breaking Bad l'ho guardata tutta in una settimana scarsa. La seconda l'avrò divorata in cinque giorni e la terza in poco meno di quattro. Sono alla quarta. I giochi sono cambiati, il Dottor White, anche detto Heisenberg, è diventato un duro. La trama è una farraginosa vertigine di eventi, oculatamente tenuti insieme da una sceneggiatura geniale (Vince Gilligan, anche sceneggiatore di X-Files). I dettagli si sono fatti via via sempre più accurati, proprio come un esperimento di chimica, la dipendenza dalla visione convulsa e irrinunciabile si è fatta dura come un cristallo di meth e la fotografia, la regia e le performances degli attori sono quasi da cult.
Anche se non sono ancora arrivata alla fine della grande avventura di un chimico malato di cancro, che diventa miliardario cercando il bene, laddove opera il male, devo dire che questa serie tv merita davvero tutto il successo che ha avuto. Un'ennesima introspezione psicologica dell'animo umano, della società occidentale e del senso dei veri valori divisi tra il bene e il male, la corruzione e gli eccessi. Un viaggio al centro della propria coscienza.

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