MATRIOSKla

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lunedì 25 aprile 2011

50 anni fa un eroe sovietico...

Aprile è foriero di anniversari importanti e vorrei ricordarne un paio in particolare. Comincerò da quello più remoto.
Il 12 Aprile 1961 il maggiore Yurij Gagarin era nel cosmo per la prima volta nella storia dell'umanità. Non doveva essere molto dissimile dal vuoto spaziale la stazione di Bajkonur nel Kazachstan, quella mattina. Alle 9.07, ora di Mosca, schiaffeggiata dal vento della steppa, arsa dal sole dimenticato a sud dell'Unione Sovietica, la 'città delle stelle' lanciava un uomo di 27 anni  e il suo angusto uovo d'acciaio chiamato Vostok 1 verso una mirabolante orbita di 89 minuti attorno al pianeta Terra.
Avvolto da una tuta arancione, tra i denti una parola che sarebbe rimasta sulle bocche di ogni russo, per decenni, prima di alzare una ryumka ricolma di vodka: 'Poechali!'e con un eccellente morale e uno stato d'animo goliardico, un semplice contadino accecato dal sole ingannatore della supremazia comunista si tuffava nell'ignoto. Il casco bianco che incorniciava il sorriso smagliante di Yurij Alekseevic recava rosse lettere cirilliche, ricordando insieme alle parole di Nikita Chrusciov che era un homo sovieticus il conquistatore del cosmo.
Dall'alto la Terra era azzurra e senza confini, un gomitolo di lana rotolato nel buio dello spazio assoluto, un galleggiante appeso alla porta del nulla.
Il 13 aprile la voce gracchiante della radio sovietica annunciava trionfante il successo della missione a tutte le 15 repubbliche.
Mentre l'occidente osannava le sue rock star, l'Unione Sovietica mostrava stretto nel pugno il suo nuovo eroe sovietico al resto del mondo e lo eleggeva ennesimo strumento di una propoganda socialista senza fine, per la corsa allo spazio agli albori della Guerra Fredda.

Se vi capita di volare a Mosca, nella realtà o nella fantasia, potrebbe succedervi di sfiorare la testa di un monumento che ancora oggi brilla nel cielo dell'ex Urss; alto 40 metri, costruito in semplice acciaio nel 1980 situato in piazza Gagarin. Esso ritrae una corpulenta sagoma del cosmonauta nel suo eterno volo verso i cieli sconosciuti. Scomparso da questo pianeta insieme allo schianto di un semplice aereo in avaria, da lui stesso comandato, il 27 marzo del 1968, Yurij Gagarin fu insignito del titolo onorifico di 'Pilota-cosmonauta dell'Urss'.


1 commento:

  1. Io ci sono stataaaa!!!! che emozione! la punta d'acciaio nel cielo blu dell'immensa Mosca! Degno monumento in onore del maggiore Gagarin, eterno ricordo del lancio nel vuoto da riempire..
    Tappa fondamentale per chi ha in programma una visita alla capitale russa.

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