MATRIOSKla

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venerdì 8 febbraio 2013

La banda dei brocchi - Jonathan Coe

Jonathan Coe non mi convince mai al 200%, però mi intrattiene almeno fino al 150%. Nel senso che le sue storie hanno il difetto di non raccontare vicende straordinarie, ma comunque di essere raccontate in modo straordinario. Questo fa di lui un ottimo scrittore. L'intreccio e il senso narrativo, così come la proprietà di linguaggio sono davvero eccellenti, ma il contenuto non regala mai stupefacenti rivelazioni. D'altronde, forse questo è solo una mia esigenza. 'La banda dei brocchi' è un bel libro del 2001, folto di personaggi tra quali si potrebbe rischiare di perdersi, ma dal quale emerge la figura di Benjamin; vero protagonista che racconta la sua giovinezza nella Birmingham degli anni 70. Inutile dire che ho apprezzato moltissimo la presenza di citazioni e riferimenti musicali, tra i quali, le più frequenti riguardavano nientemeno che un certo Eric Clapton. Ancor meno inutile dire che Benjamin è il classico personaggio in cui ci si può immedesimare: inclinazione alla lettura, alla scrittura e alla composizione musicale e una predisposizione alla pena d'amore, che guida  e pervade tutto il romanzo. Forse un po' troppo prolisso negli inframezzi di spezzoni di altre storie, recensioni, estratti di altre pubblicazioni e a tratti un po' superficiale nel raccontare alcune storie altrettanto interessanti di personaggi secondari. Ma nel complesso è una lettura davvero piacevole e appassionante oltre ad essere evocativa del ricordo dei mitici anni 70. 

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