MATRIOSKla

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mercoledì 31 agosto 2011

Death Note - The Last Name

La saga continua con DEATH NOTE: The Last Name del 2006, sempre diretto da Shusuke Kaneko.

Decisamente molto più avvincente del primo, la storia si amplia e si complica ulteriormente grazie alla comparsa di un secondo Kira, in realtà Misa una ragazza che si fingerà la fidanzata di Light per incontrarlo e pianificare insieme le successive mosse per continuare a utilizzare il Death Note e per perpetrare il potere assoluto di Kira.
Light, però, forte della sua astuzia riesce a infiltrarsi nel team che sta dando la caccia a Kira e ad affiancare L nelle ricerche in modo da far cadere ogni sospetto contro di lui.
La trama si fa sempre più intricata e la figura di Light emerge priva di ogni scrupolo e sprezzante di ogni rischio. L non demorde e diventa, in questo secondo atto, una figura ancora più dominante che nel primo.
Light invece si mostra nella sua totale mancanza di morale, tanto da arrivare ad essere disposto ad uccidere il proprio padre. Da questo punto in avanti sembra quasi inevitabile prendere le parti di L, del quale si delinea una sagacia e un'intelligenza fuori dalla norma. La figura di L diventa molto più affascinante e bizzarra: volto inespressivo, sguardo sospettoso, la schiena piegata su se stessa, i piedi scalzi e una passione disgustosa per il cibo ricco di zuccheri disegnano il suo personaggio proprio come se stesse uscendo fuori da un manga e lo rendono quantomai attraente.
Questo secondo live action è certamente molto più consistente del primo e cattura grazie ad una trama molto più corposa. Il finale è mozzafiato.

Il mio voto è 9/10.

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