MATRIOSKla

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lunedì 29 agosto 2011

Chicago: una giovane città futurista

Eccomi, sono tornata. Dalle meritate vacanze al mare, nella terra di Sardegna e soprattutto dal mio viaggio a Chicago. Sono entusiasta della mia settimana trascorsa in questa vivace, fiorita, giovane, moderna e molto americana città. 
Se qualcuno dovesse chiedermi che cosa ti è rimasto impresso di Chicago, direi tre cose.
La prima è la sensazione di essere in una città molto vivibile da turista. Tutto quello che non si può mancare di visitare è raccolto in un'area piuttosto piccola chiamata Loop. La sua delimitazione comprende tutte le principali attrazioni: il Millennium Park, il Cloud Gate Park con il famoso Bean (opera dello scultore Amish Kapoor dedicata alla città ), le Crown Fountains, il Magnificent Mile, il Navy Pier, ma anche la Bukingham Fountain, il John Hancock Center e il Chicago river con i suoi battelli. Insomma, una sensazione di avere tutto a portata di mano e tutto a pochi isolati di distanza. Non ho mai preso un mezzo pubblico, se non per fare un giro panoramico e turistico sulla famosa EL, la metropolitana sopraelevata che gira in tondo per la città. Sarebbe riduttivo dire che Chicago è piccola, ma da visitatore questo è ciò che mi ha colpito piacevolmente.

La seconda cosa che mi ha affascinato è stato vedere il lago Michigan e giunta al molo del Navy Pier, quando mi sono fermata e seduta su una panchina, contro di me, nonostante fosse una splendida giornata estiva, sbatteva un vento quasi spaventoso. Solo a quel punto ho capito che cosa potesse essere Chicago d'inverno e perchè venga chiamata la Windy City (anche se in realtà questo nickname ha altre origini e non metereologiche). La terza cosa che ho amato, e della quale non ero mai sazia, è stato ammirare l'architettura futurista, elegante, talvolta aliena di questa città. Mi sono resa conto di aver passato gran parte delle mie giornate a guardare in alto. I grattacieli sono un'opera d'arte, ognuno è diverso dall'altro e ha una propria personalità. Grazie alla gita in battello, dove a bordo si trovano architetti che illustrano la storia di ogni singolo edificio che meriti attenzione (e non), ho scoperto decine di cose interessanti.

Ho una top 3 anche per i grattacieli che mi sono piaciuti di più. Il primo è in realtà una coppia di torri chiamata Marina City e costruita negli anni 60. All'epoca fu acclamata come 'una città nella città' e doveva fare concorrenza ai placidi quartieri suburbani. All'interno esistono vere e proprie residenze, ristorante, palestre e negozi. Ad oggi ricordano due simpatiche e allo stesso tempo strane pannocchie. Mi piacciono perchè si distinguono moltissimo da tutto il resto. Caso ha voluto che una di esse me la ritrovassi proprio davanti alla finestra dell'hotel dove alloggiavo.






Di notte diventano così...



Il secondo posto va al grattacielo che si chiama Aqua. Costruito in modo tale da sembrare costantemente ricoperto da una cascata d'acqua, se date un'occhiata ravvicinata vedete quali giochi architettonici permettono questa spettacolare ed unica visione.





Infine il terzo posto va allo Smurfit-Stone Building. Il grattacielo con la testa di diamante, così come lo chiamano, è costituito in realtà da due parte superiori asimmetriche. E' bellissimo soprattutto di notte e vicino al famoso 'fagiolo' di Amish Kapoor.







Ogni angolo di Chicago ha il suo fascino, per questo lascio parlare le mie foto, che spero possano rendere merito alla bellezza di questa città.

















































































































































































































































































































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