MATRIOSKla

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martedì 22 novembre 2011

Stanno per arrivare...gli Smashing Pumpkins

Quando ho scoperto, per puro caso, che gli Smashing Pumpkins sarebbero tornati a esibirsi a Milano, non stavo nella pelle. Ho deciso di informarmi per acquistare immediatamente i biglietti del concerto.
Immaginavo che lo scarso interesse che attualmente viene rivolto alla band, mi avrebbe aiutato a trovarli. Così è stato. Non capisco questo strano fenomeno dell'abbandono da parte della stampa nei confronti di alcune band. Ricordo che già dopo i fasti del capolavoro 'Mellon Collie and the Infinite Sadness', quando uscì il coraggioso e fuorviante 'Adore', tutte le testate musicali del momento proclamarono immediatamente la crisi del gruppo e quasi ne sancirono la fine.
Forse fu per colpa dell'orribile incidente di droga che colpì il chitarrista aggiunto e che lo uccise, forse perchè il batterista Chamberlin fu allontanato per gli stessi preoccupanti motivi. Gli Smashing Pumpkins erano già stati dichiarati clinicamente morti quando uscì 'Machina; the machines of God'. Non si dava loro più alcuna credibilità. Corgan decise dunque di porre fine all'agonia. Le zucche si erano definitivamente infrante contro la realtà, contro il giro di boa che vedeva la fine del millennio e la fine del grunge, di quel decennio che gridava sofferenza da Seattle, fino alla cantina gelata nella quale suonava, da adolescente, un tristissimo Billy Corgan  in quel di Chicago.
Ma tutto questo è storia. Una storia dolorosamente passata. Quello che resta è la musica.
Gli Smashing Pumpkins del 2011 sono ormai sfigurati. Si è salvata soltanto la zucca pelata di Corgan e la tecnica musicale di Jimmy Chamberlin: unici superstiti della formazione degli anni '90.
Ma io mi dico: chissenefrega se il chitarrista James Iha e la bassista D'Arcy non ci sono più. E' di nuovo la musica che ci rimane e quel che è più importante, le corde vocali che hanno cantato certe canzoni, sono ancora lì, ferme nella gola del creatore, ideatore, autore e frontman del gruppo.
Sono certa che la rabbia di Corgan sia ancora un nocciolo duro ingoiato da quella gola, ma fermo sul suo petto, pronto ad essere sputato fuori, quando dirà per l'ennesima volta, quanto sia stata triste e dolorosa la sua vita.
Dunque, sono felice che nonostante mi sia persa le performance della formazione originale del 1996, tutto sia ancora lì come quelle 'braci che non svaniscono mai nella città vicino al lago'....

Il concerto sarà lunedì 28 novembre. Novembre è perfetto: opaco, umido e inscrutabile come quel lago, freddo come la lucida testa rasata di Billy e annichilente come la scritta 'ZERO', sopra una maglietta che indossava per dichiarare al mondo la considerazione che aveva della propria forza contro il proprio dolore.

Io intanto mi sto rinfrescando la memoria con un bel libretto che riassume un po' la storia della band e che raccoglie delle brevi dichiarazioni di tutti i componenti. Si chiama 'Smashing Pumpkins. Il mondo è un vampiro' di Eddy Cilia. 
Per il resto non vedo l'ora di rivivere quelle atmosfere dei tardi e sopiti anni '90...Vi saprò dire.


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