MATRIOSKla

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mercoledì 2 maggio 2012

Haruki Murakami - Pinball 1973

Sono sempre troppo di parte, lo so. Ma non riesco a resistere alla prosa completamente sciolta, senza confini, senza forma, senza dimensioni, senza regole di questo autore. Quindi 'Pinball 1973', che è forse l'epitome della sregolatezza creativa, insieme a 'Hear the wind sing', non poteva che piacermi.
No, non è una lettura semplice. Ma non perchè sia un mattone, o sia sommerso da parole. Al contrario, perchè la sua scarna illogicità rende tortuosa la comprensione. Nel momento in cui credo di riuscire a seguire un discorso, Murakami lo fa scomparire nei meandri del suo tipico 'Bogu', cioè 'Io' narrante. L'uomo che è ipnotizzato da un flipper, che diventa la sua ossessione è anche quell'uomo che lavora tranquillamente in proprio traducendo dall'inglese montagne di carta e che annega i suoi pensieri sconnessi in fiumi di birra, ai confini mentali di un bar. Il Ratto, che costituisce il minimo di comune denominatore della trilogia ('Hear the wind sing',  'Pinball 1973', 'Nel segno della pecora') è una presenza ignota, 'ubriaca', un relitto della coscienza di 'Bogu'? Chissà...E chi sono le gemelle senza nome, che convivono nello stesso letto di 'Bogu'? Non importa...I perchè delle risposte sono vaghi, le riflessioni emotive di 'Bogu' sono tutto ciò che conta, siano esse fantasie o realtà. Per lo più sono alienanti.
Questo breve romanzo è l'apice dell'assurdo di Murakami, forse fin troppo esasperato per una lettura popolare, quale ormai è diventata quella del Murakami contemporaneo. Mi chiedo se lo stile distaccato di un autore visionario e se le atmosfere surreali create attraverso un protagonista apatico e introspettivo come quello di 'Pinball 1973', possa trovare seguito e concorrere con l'aberrante ripetizione della narrativa moderna, che celebra l'ovvietà e l'iper realismo dei nostri giorni. D'altronde non mi importa molto...farò come 'Bogu', al massimo mi prenderò una birra per pensarci su.
Pubblicato nel 1980 in Giappone, secondo romanzo di Murakami, ad oggi si trova solo l'edizione inglese, sempre grazie alla pubblicazione della casa editrice Kodansha.

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