Ho ricevuto in dono questo prezioso libro uscito nel 2012. 230 pagine scritte in modo sublime, che parlano di est. Ma che soprattutto raccontano storie di vita, di uomini e donne, che vivono oltre il confine politico e geografico di un est europeo ancora sepolto dall'oblio, dove la Guerra Fredda sembra non essere mai finita. Paolo Rumiz, autore triestino de La Repubblica, racconta il suo 'viaggio verticale'. Dal Circolo Polare Artico, partendo da Murmansk, attraverso i Paesi Baltici, la Bielorussia, la Polonia, l'Ucraina e infiniti e sconosciuti avamposti slavi, fino ad arrivare al Mar Nero. Ultima meta la Turchia. Nonostante, gran parte delle informazioni sullo stile di vita post-sovietico mi fosse già piuttosto noto, leggere le impressioni, le avventure di questo grande scrittore, con la S maiuscola, mi è servito per tentare di decifrare quella indescrivibile poesia che dentro di me è tutto l'est. Un est per cui mi sembra di non trovare mai le parole adeguate.
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ACCHIAPPACITRULLIIIII!!!!!!!!!
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