
Ma le vacanze di Natale scorse sono servite anche a questo, a dedicarmi a cose che si lasciano sempre indietro perchè non si ha mai abbastanza tempo per dedicarvisi.
Finalmente non avevo più scuse, qualche settimana fa mi sono seduta sul divano e mi sono gustata questo intramontabile film per ragazzi e adulti, che ha letteralmente segnato un'epoca.
Sì, perchè ormai è sempre più raro trovare dei film in cui ritrovi anche i miti della tua infanzia. Al di là della tenerissima e commovente storia dell'alieno abbandonato sulla terra, nostalgico di casa, che tutti ormai da trentanni conoscono, mi ero dimenticata di come fossero pregni di 'americanità' i nostri sogni di ragazzini. Per esempio, mi ricordo lo sbavare davanti a quelle case americane a due piani, con le camere dei ragazzi con i letti a castello o sopraelevati e il guardaroba grande la metà della stanza, nel quale nascondersi. I muri erano sempre tappezzati di poster di film famosi e sportivi e, soprattutto, le porte si aprivano e chiudevano senza indugio, come quelle delle camere degli hotel.
Ecco da dove mi era arrivato il desiderio di avere una bicicletta Bmx! Gli amici di Elliott cavalcano delle fiammanti e supereroiche Bmx che riuscivano a volare fino in cielo e scorrazzavano per le strade di una Los Angeles da cartolina. Anche la città era già un mito, specie per la mia generazione, che ha vissuto i fasti degli anni 80 e ha emulato e osannato le icone americane che si facevano largo in quel decennio. C'era il mito del frigorifero d'acciaio gigante e dei cartoni del latte formato famiglia, dei telefoni appesi al muro della cucina con il filo che arrivava fino in soggiorno e la vestaglia da camera a quadri, che lo stesso E.T. buffo e ubriaco indossa. Ma c'era anche quella festa, per noi allora sconosciuta, come Halloween durante al quale ci si travestiva come a carnevale e il pallone da football americano, il guantone da baseball. Insomma, si guardavano i film per ragazzi anche per vedere tutti questi begli ammennicoli che da noi arrivavano a stento. Solo molto tempo dopo, l'America ha in iniziato a esportare talmente tanta porcheria da non poterne più e abbiamo cominciato a snobbarla.
Ma almeno il cinema americano alla Spielberg qualche bel ricordo ce l'ha pure lasciato, così come l'infanzia ci lascia tenera e idealizzata ogni immagine solo perchè lontana, solo perchè riposta in quel pertugio ovattato e resistente agli urti, che era la nostra innocenza.
Anche E.T. era ed è un film innocente. Per questo, ha superato il suo tempo e lo ha lasciato immobile e intoccabile, per questo, è impossibile non commuoversi davanti a quel 'Hooooomee....Phooooneee', che il povero 'nanupede' E.T. impara a dire in una lingua a lui sconosciuta per esprimere la sua nostalgia.
Chissà se poi E.T. è arrivato sano e salvo a casa...
Awwww....dolce ;-)
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