MATRIOSKla

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sabato 8 dicembre 2012

Il gatto nero

Guai a chi spara contro i gatti, soprattutto quelli neri. Adoro i gatti e non capisco e non capirò mai tutti quelli che si lasciano influenzare dalle dicerie e dalle superstizioni che affliggono quelle splendide creature feline che sono i gatti neri. Trovo che il gatto nero sia uno degli animali più eleganti e misteriosi del nostro pianeta...chissà cosa penserà quel gatto che ci volta le spalle e guarda silenzioso fuori dalla finestra...chissà cosa desidera, che cosa ricorda, cosa vorrebbe dire, chissà che cosa vede. Mi affascina l'eleganza della postura e dell'incedere; il gatto è un equilibrista, un giocoliere, un trapezista, un acrobata di gomma, che ti guarda da lontano, riesce a fissarti ininterrottamente da vicino e il suo sguardo fende il vuoto, le orecchie si alzano e si abbassano come seguendo una musica nascosta, come se stessero ascoltando voci che non sono di questo mondo. I gatti sono alieni, sono spie, sono tra noi e guardano tutto quello che facciamo, attraverso un codice ignoto trasmettono informazioni segrete su di noi nel cosmo e un giorno partiranno per tornare da dove sono arrivati... 
Per il gatto il giorno e la notte non esistono. Per dormire il gatto non ha bisogno del  buio e per vivere non ha bisogno della luce, non ha regole, non ha tempi, non ha inibizioni, non ha esigenze. Il gatto è solitario, muto, imperscrutabile, allegro e al tempo stesso lunatico, diffidente, autarchico e indipendente. Povero gatto di cui si dice sempre tanto male...Il mio Murakami adora i gatti e ne parla sempre nei suoi romanzi, li fa parlare e li rende protagonisti, li rende oggetto di contesa, di adorazione, li vede enigmatici, rivelatori di verità ultime ed escatologici per via del loro strano destino nel mondo. Sono stati presenti in molti dei suoi romanzi e racconti, primo fra tutti 'L'uccello che girava le viti del mondo', ma anche in 'Kafka sulla spiaggia', dove un uomo conosce il linguaggio e il modo per parlare con i gatti, oppure in 'Nel segno della pecora', dove un gatto chiamato sardina, ad un certo punto sembra la chiave di tutto. Infine mi ha stupito fino all'inverosimile la storia nella storia che si trova in '1Q84', quella de il paese dei gatti'. Ma anche in 'Dance, Dance, Dance' ricompare e poi scompare di nuovo Sardina, il gatto del protagonista del romanzo. Penso sempre che i gatti siano animali che piacciano di più alle donne, per questo mi stupisce e mi intenerisce vedere un uomo, come per esempio Murakami, che ama i gatti, perchè per amare un gatto ci vuole una sensibilità diversa che non per amare altri animali. Comunque sia, rispettate i gatti...soprattutto quelli neri, perchè non portano sfortuna, ma soltanto magia.

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