MATRIOSKla

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venerdì 7 dicembre 2012

Pensieri astronomici...

In queste belle, limpide e freddissime giornate d'inverno mi viene di nuovo voglia di osservare il cielo di notte. Qualche anno fa la passione per l'astronomia, a livelli ovviamente amatoriali, mi aveva catturato parecchio. Oltre ad aver ricevuto un magnifico telescopio in regalo, mi ero fatta una bella scorpacciata di letture tra cui 'L'universo ai raggi X di Wallace H. Tucker e il bellissimo e affascinante scritto di Paul Davies ' I misteri del tempo'. All'epoca mi davo della pazza da sola perchè compravo quel gener di libri senza aver mai avuto, non solo un minimo di cognizioni di fisica, ma nemmeno la predisposizione alle materie scientifiche; soprattutto la matematica. Con mio grande stupore, poi, appresi che le letture alle quali mi ero dedicata non erano affatto difficili. Inoltre, non solo erano comprensibili, ma anche davvero terapeutiche. Pensare al cosmo mi faceva dimenticare i futili problemi di questo infinitesimale mondo. Di seguito riporto un breve e disarmante brano, per la sua semplicità. 
' ...si è fatta una bella domanda e si è pure data una gran bella risposta.
La caratteristica principale della fisica quantistica è che causa ed effetto non sono collegati tra loro in maniera rigida, come invece accade nella fisica classica e come il buon senso suggerirebbe. C'è indeterminazione, il che significa che certi eventi ' semplicemente avvengono', spontaneamente, senza una causa pregressa nell'accezione comune del termine. Improvvisamente i fisici si accorsero che il tempo poteva 'cominciare da solo', spontaneamente, senza essere stato 'creato apposta per questo'.  

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