MATRIOSKla

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mercoledì 13 luglio 2011

NEBRASKA - Bruce Springsteen

Quando ascolto quest'album, che ho scoperto da poco, nonostante sia ormai abbastanza datato, mi sembra piuttosto di leggere un libro o di ascoltare una storia.
Mi siedo sul divano, oppure, dato il caldo di queste sere, mi accomodo sul terrazzo di casa e assorbo le note iniziali della fisarmonica della title track Nebraska, certamente una delle più rappresentative di tutto l'album. L'atmosfera è soffusa, le luci nella mente sembrano basse, quando la voce del Boss rompe il silenzio di fondo che permea questo disco, nonostante la musica.
Nel 1982 Bruce Springsteen si chiude nella sua stanza e comincia a 'raccontare', raccontare delle storie che sembrano film e dunque a quel punto sembra di 'vedere', vedere la vastità terrestre  e allo stesso tempo lunare delle desolate Badlands del Nebraska o del Wyoming. La chitarra acustica, la fisarmonica e l'America selvaggia, ancora primigenia si scaraventano nelle orecchie e affondano con un tonfo nell'anima.
Atlantic City con un ritmo leggermente più andante ti sveglia dal torpore per un attimo, fino a quando la malinconia riecheggia nei lunghi fraseggi di fisarmonica di Mansion on the hill.
Johnny 99 e Highway Patrolman sono storie raccontate da un uomo seduto al tavolo con davanti un bicchiere di whisky e la chitarra tra le braccia, sono storie amare e politicamente impegnate, radicali e allo stesso tempo magnificamente umane. Sono storie dell'America deserta, disseminata di arbusti, strade scolpite nei canyon dimenticati dalla civiltà. Highway Patrolman è una canzone che è diventata veramente un film (the Indian runner) grazie alla maestria di Sean Penn, che in qualità di regista ha trasformato in pellicola questa storia e ne ha fatto un piccolo cammeo cinematografico. 
Poesia e folk sono un'ottima combinazione perfettamente miscelata in questo disco, con sporadici accenni di rock and roll come Open all night. Un disco che trasuda l'America depressa, l'ovest brullo e sconfinato quasi quanto un intero continente. Un disco meraviglioso come colonna sonora di un viaggio negli States. Se avete in programma di andarci in vacanza e non vi piacciono i film degli indiani e dei cowboy, ma piuttosto preferite l'uomo con il cappello in testa e la sigaretta in bocca, appollaiato nella sua stazione di servizio in una città dimenticata a metà strada nel cuore degli Stati Uniti, ricordatevi di portarvi una copia di questo disco.

Il mio voto a questo disco è 8/10

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