MATRIOSKla

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lunedì 20 giugno 2011

La balena azzurra

Torno a parlarvi delle balene..non riesco a non pensare a questi strani esseri che con la loro enormità popolano gli oceani e nonostante questo sono così poco visibili, così enigmatici, così inavvicinabili. Strano, oltretutto, pensare che seppure la loro taglia incuta sgomento e orrore, siano animali del tutto innocui e alquanto socievoli.

L'esemplare animale più grande che abbia mai popolato il pianeta si chiama Balaenoptera musculus Balenottera azzurra. Il naturalista e biologo Carlo Linneo derivò il suo nome dal latino 'balaena' e dal greco 'pteron' che significa 'pinna' o 'ala' e il nome della specie, musculus, è il dimininutivo dal latino mus, che significa 'topo' - a quanto pare un vero e proprio scherzo di Linneo.
La 'balena topolino' tuttavia può crescere fino a 200 tonnellate di peso e 30 metri di lunghezza. Così come un elefante può trasportare sul suo dorso un topolino, allo stesso modo un elefante potrebbe essere ipoteticamente trasportato da una balena azzurra, proprio come un topolino. Si dice addirittura che Jonah, se fosse stato iniettato in una balena anzichè inghiottito, avrebbe potuto nuotare dentro le vene dell'animale, trascinato ogni dieci secondi dal lento e divino battito.
Quando si tratta di nutrimento, si può immaginare come le quantità influiscano sulla necessità di spostamenti in zone dell'oceano atte a soddisfare un fabbisogno proporzionato a tali misure. Si è osservato che la balena azzurra, a differenza di altre specie abbia bisogno di molto più di un semplice spuntino, soprattutto durante l'inverno. C'è un posto chiamato Dome, che si trova in Costa Rica che rappresenta una vera e propria oasi di rifornimento di ciò che costituisce il sostanziale nutrimento delle balene: il krill.

Mentre leggevo una delle mie riviste preferite, cioè il National Geographic  (versione americana), mi sono soffermata su di un articolo davvero interessante e a tratti anche un po' tra il comico e l'imbarazzante, per quanto riguarda le mie amate balene.
Gli scienziati per accertarsi della loro presenza nei posti, che di solito perlustrano per studiarle, si basano su due dati piuttosto evidenti: le loro tracce di escrementi in mare e il loro alito. Questi due elementi determinano la vicinanza con l'animale e il momento in cui esso si è nutrito. Di solito l'odore che emana dalle balene azzurre è molto forte, ma il primato di intensità di odore lo detiene la balena grigia.
Vi ho già parlato dei canti delle balene. A quanto pare, la balena azzurra emette un sordo e stentoreo battito di basso in LA, seguito da un continuo richiamo in SI e ciò costituisce il più magniloquente canto di tutto il mare, in grado di propagarsi per tutto il bacino di un intero oceano. La maggior parte delle balene tuttavia, si muove silenziosamente.
Un modo davvero inequivocabile per poterle individuare dalla superficie del mare è il caratteristico spruzzo d'acqua; enormi fontane di acqua salata si innalzano fino a 30 metri. Se il sole illumina questi getti poderosi, talvolta è possibile vedere la dispersione del colore attraverso una sorta di prisma nell'esplosiva espansione di spruzzi e vapore, quasi come se per pochi millisecondi fosse possibile vedere un arcobaleno, prima che si dissolva in zampilli di bianco sfumato.
Pare che sia impressionante osservare le narici collocate proprio nello sfiatatoio che si posiziona sulla parte posteriore della testa. Questo affusolato rigonfiamento forma una sorta di naso dal profilo 'romano', che risulta sproporzionatamente grande perfino per le balene più grandi. La sua dimensione dunque spiegherebbe le fragorose e compulsive esalazioni, che più che ad un respiro, somiglierebbero ad una detonazione seguita da inalazione.
Un'altra impressionante caratteristica della conformazione fisica della balena è il colore: un bagliore vitreo ricopre la superficie della schiena, che a seconda della luce riflette un grigio argenteo tendente al blu pallido.
Data la scanalatura della pelle dell'animale, quando esso si trova in fase di emersione, la prima cosa che si avvista sono rivoletti e pieguzze che creano un enorme tessuto di canali. Chiunque li osservi, si dice che ne rimanga ipnotizzato per via della loro perfezione geometrica.
Ma il colore della balena azzurra in immersione è l'elemento di maggiore attrazione. Il blu-grigio che si osserva in superficie vira in un incantevole turchese non appena la balena scompare sotto la superficie del mare. 

Non appena si avvistano le scultoree scalanature della pelle dell'enorme cetaceo, è bene allontanarsi; ciò significa un profondissimo tuffo negli abissi, l'avvistamento di una enorme coda che sembra lanciare un addio, rivoli che rimangono in superficie e che ipnotizzano l'osservatore e che come scrisse Herman Melville nel suo Moby Dick ' In nessuna creatura vivente vi sono linee di una tale bellezza tanto squisitamente definite come nei profili di queste scanalature crescenti '.

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