Finalmente dopo anni di chitarra classica, suonata qui e là per divertimento, ho comprato una chitarra acustica. Nonostante sia spesso una fashion victim, in questo caso l'appeal dei classici e meravigliosi marchi come Fender, Ibanez, Yamaha e via discorrendo, non hanno saputo reggere il confronto con un marchio, di cui fino a qualche mese fa non conoscevo l'esistenza, ossia Washburn.
Come si suol dire, è stato amore a prima vista: la forma a 'D', gli intarsi madreperlacei sulla rosetta, il manico confortevole, la tastiera ben rifinita, un corpo standard e un'elegantissima e originale paletta con tanto di font del marchio un po' vintage e molto folk/blues mi hanno colpito e 'affondato'.
Devo dire che la prima che avevo visto era di un colore grigio/blue petrolio e che io cercavo una chitarra blu, ma la scelta finale è caduta su una rossa fiammante modello EA12-R.
Nonostante stessi per commettere il grave errrore di comprare una chitarra in un megastore, la mia coscienza in ultimo ha avuto la meglio e grazie alla simpatia di un piccolo negozietto - di quelli in via di estinzione - nella mia amata città di Monza e del suo proprietario, sono arrivata all'acquisto.
Quando sono tornata a casa, ero curiosa di scoprire qualcosa di più riguardo alla storia di questo marchio e insieme a quello ho scoperto grandi cose ad esso legate con la storia del blues.
La Washburn Guitars è un'industria produttrice di chitarre (ed altri strumenti musicali) fondata a Chicago nel 1883 a pochi isolati dalla famosa Maxwell Street. La fama di questa strada si deve al massiccio movimento di musicisti di etnia afro-americana dagli stati depressi del Sud degli Stati Uniti verso il Mid-West e in particolare l'Illinois. Già dagli inizi degli anni '20, i cantanti neri portano con sè la sofferenza della schiavitù e la loro attitudine a cantarla all'aperto. Proprio Maxwell Street diventa il posto delle loro successive performances anche negli anni '30 e '40. Portandosi dietro strumenti musicali sempre più amplificati, elettrificati e quindi sempre più udibili dal pubblico e dai passanti della strada, si viene a creare un fortissimo legame tra musicisti del luogo e nuovi arrivi dal sud e inizia a prendere vita ciò che verrà chiamato dapprima urban blues e poi Chicago Blues.
Cantando la propria sofferenza attraverso strumenti più potenti, il blues di Chicago si distingue sempre più dal country blues acustico del Sud e quando - a seguito della depressione economica post Prima Guerra Mondiale - molti musicisti Jazz, provenienti dal cosiddetto Delta Blues, sono costretti a spostarsi verso nord, i primi ad accoglierli sono i commercianti. Questa classe, prevalentemente di origine ebrea, individua in loro una possibile fonte di attrazione per i viandanti e futuri clienti della Maxwell Street, che potranno ascoltare musica direttamente nei negozi o dagli edifici a fianco dove i nuovi bluesmen produrranno la loro musica. Tra i primi regolari cantanti di Maxwell Street ci sarà Jimmy Davis con oltre 40 anni di performances. Dall'evoluzione del blues, amplificato, rielaborato e magistralmente interpretato da nomi quali Luis Armstrong, Muddy Waters e Bo Diddley nascerà poi il rock'n'roll.
Maxwell Street appare nel film del 1980 Blues Brothers ed è rappresentata appunto come l'ideale dimora di una fervente comunità afro-americana.
Tornando alla mia nuova chitarra, sono molto soddisfatta dell'acquisto, del suono, della silhouette di questo affascinante strumento. Anche se le mie preferenze rimangono orientate verso la musica rock, grazie a questa Washburn sto scoprendo anche l'importanza e il fascino della musica blues di casa in un altrettanto affascinante città come Chicago...Sweet Home Chicago...
Cantando la propria sofferenza attraverso strumenti più potenti, il blues di Chicago si distingue sempre più dal country blues acustico del Sud e quando - a seguito della depressione economica post Prima Guerra Mondiale - molti musicisti Jazz, provenienti dal cosiddetto Delta Blues, sono costretti a spostarsi verso nord, i primi ad accoglierli sono i commercianti. Questa classe, prevalentemente di origine ebrea, individua in loro una possibile fonte di attrazione per i viandanti e futuri clienti della Maxwell Street, che potranno ascoltare musica direttamente nei negozi o dagli edifici a fianco dove i nuovi bluesmen produrranno la loro musica. Tra i primi regolari cantanti di Maxwell Street ci sarà Jimmy Davis con oltre 40 anni di performances. Dall'evoluzione del blues, amplificato, rielaborato e magistralmente interpretato da nomi quali Luis Armstrong, Muddy Waters e Bo Diddley nascerà poi il rock'n'roll.
Maxwell Street appare nel film del 1980 Blues Brothers ed è rappresentata appunto come l'ideale dimora di una fervente comunità afro-americana.
Tornando alla mia nuova chitarra, sono molto soddisfatta dell'acquisto, del suono, della silhouette di questo affascinante strumento. Anche se le mie preferenze rimangono orientate verso la musica rock, grazie a questa Washburn sto scoprendo anche l'importanza e il fascino della musica blues di casa in un altrettanto affascinante città come Chicago...Sweet Home Chicago...
è bellissima la tua chitarra rossa!!
RispondiEliminadai che a breve ci fai un bel concertino :-)
intanto esercitati con il tuo bobby!
e vediamo se capisci chi sono....:-)
A proposito di chitarre, guardate la homepage di Google di oggi: http://www.google.it/
RispondiEliminaHS
PS: attendo anche io il concertino :-)
RispondiEliminaHS
Allora hai preso dimestichezza con il blues? A quando un assaggio live?
RispondiEliminahttp://www.corriere.it/spettacoli/11_agosto_09/persivale_chitarra-elettrica_309c357c-c25a-11e0-80c8-eb6607a7b6a7.shtml
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