MATRIOSKla

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lunedì 6 giugno 2011

Washburn e il blues di Chicago

Finalmente dopo anni di chitarra classica, suonata qui e là per divertimento, ho comprato una chitarra acustica. Nonostante sia spesso una fashion victim, in questo caso l'appeal dei classici e meravigliosi marchi come Fender, Ibanez, Yamaha e via discorrendo, non hanno saputo reggere il confronto con un marchio, di cui fino a qualche mese fa non conoscevo l'esistenza, ossia Washburn.
Come si suol dire, è stato amore a prima vista: la forma a 'D', gli intarsi madreperlacei sulla rosetta, il manico confortevole, la tastiera ben rifinita, un corpo standard e un'elegantissima e originale paletta con tanto di font del marchio un po' vintage e molto folk/blues mi hanno colpito e 'affondato'.
Devo dire che la prima che avevo visto era di un colore grigio/blue petrolio e che io cercavo una chitarra blu, ma la scelta finale è caduta su una rossa fiammante modello EA12-R.
Nonostante stessi per commettere il grave errrore di comprare una chitarra in un megastore, la mia coscienza in ultimo ha avuto la meglio e grazie alla simpatia di un piccolo negozietto - di quelli in via di estinzione - nella mia amata città di Monza e del suo proprietario, sono arrivata all'acquisto.
Quando sono tornata a casa, ero curiosa di scoprire qualcosa di più riguardo alla storia di questo marchio e insieme a quello ho scoperto grandi cose ad esso legate con la storia del blues.

La Washburn Guitars è un'industria produttrice di chitarre (ed altri strumenti musicali) fondata a Chicago nel 1883 a pochi isolati dalla famosa Maxwell Street. La fama di questa strada si deve al massiccio movimento di musicisti di etnia afro-americana dagli stati depressi del Sud degli Stati Uniti verso il Mid-West e in particolare l'Illinois. Già dagli inizi degli anni '20, i cantanti neri portano con sè la sofferenza della schiavitù e la loro attitudine a cantarla all'aperto. Proprio Maxwell Street diventa il posto delle loro successive performances anche negli anni '30 e '40. Portandosi dietro strumenti musicali sempre più amplificati, elettrificati e quindi sempre più udibili dal pubblico e dai passanti della strada, si viene a creare un fortissimo legame tra musicisti del luogo e nuovi arrivi dal sud e inizia a prendere vita ciò che verrà chiamato dapprima urban blues e poi Chicago Blues.

Cantando la propria sofferenza attraverso strumenti più potenti, il blues di Chicago si distingue sempre più dal country blues acustico del Sud e quando - a seguito della depressione economica post Prima Guerra Mondiale - molti musicisti Jazz, provenienti dal cosiddetto Delta Blues, sono costretti a spostarsi verso nord, i primi ad accoglierli sono i commercianti. Questa classe, prevalentemente di origine ebrea, individua in loro una possibile fonte di attrazione per i viandanti e  futuri clienti della Maxwell Street, che potranno ascoltare musica direttamente nei negozi o dagli edifici a fianco dove i nuovi bluesmen produrranno la loro musica. Tra i primi regolari cantanti di Maxwell Street ci sarà Jimmy Davis con oltre 40 anni di performances. Dall'evoluzione del blues, amplificato, rielaborato e magistralmente interpretato da nomi quali Luis Armstrong, Muddy Waters e Bo Diddley nascerà poi il rock'n'roll.

Maxwell Street appare nel film del 1980 Blues Brothers ed è rappresentata appunto come l'ideale dimora di una fervente comunità afro-americana.

Tornando alla mia nuova chitarra, sono molto soddisfatta dell'acquisto, del suono, della silhouette di questo affascinante strumento. Anche se le mie preferenze rimangono orientate verso la musica rock, grazie a questa Washburn sto scoprendo anche l'importanza e il fascino della musica blues di casa in un altrettanto affascinante città come Chicago...Sweet Home Chicago...


5 commenti:

  1. è bellissima la tua chitarra rossa!!
    dai che a breve ci fai un bel concertino :-)
    intanto esercitati con il tuo bobby!

    e vediamo se capisci chi sono....:-)

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  2. A proposito di chitarre, guardate la homepage di Google di oggi: http://www.google.it/
    HS

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  3. PS: attendo anche io il concertino :-)
    HS

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  4. Allora hai preso dimestichezza con il blues? A quando un assaggio live?

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  5. http://www.corriere.it/spettacoli/11_agosto_09/persivale_chitarra-elettrica_309c357c-c25a-11e0-80c8-eb6607a7b6a7.shtml

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