MATRIOSKla

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giovedì 9 giugno 2011

Ristorante giapponese ENDO

Come spesso mi accade, la voglia di cibo giapponese mi riporta, come una marea, ogni volta a pensare al mio ristorante preferito...
Mangio giapponese da molti anni, ormai, e la mia prima esperienza fu nel 1993, anno in cui, con un amico di famiglia che arrivava da Osaka, andammo da uno degli allora pochi ristoranti giapponesi di Milano. 
Si chiamava Endo: personale giapponese, arredamento giapponese, menù scritto prevalentemente in giapponese e soprattutto gestione giapponese. Erano gli anni d'oro dell'economia dello stato nipponico, la Bubble Economy aveva dato un fortissimo potere d'acquisto allo Yen in tutto l'occidente e, dunque, tutto ciò che arrivava da quelle parti era oltremodo inusuale, raffinato, elitario e immancabilmente costoso. Di conseguenza, anche mangiare giapponese era davvero oneroso. Il nostro amico Taichiro, però, ricambiava spesso la nostra ospitalità italiana e la preparazione dei manicaretti italiani di mia madre, invitandoci ad assaggiare le prelibatezze di una cucina a noi del tutto ignota.
La scelta di un vero giapponese come Taichiro ricadeva sempre sullo stesso ristorante: Endo.

Avevo solo 17 anni e ricordo molto bene la prima volta che entrammo nel ristorante e da quella volta, nonostante abbia provato moltissimi altri posti, ad oggi, a distanza di 18 anni ancora frequento regolarmente solo e quasi esclusivamente questo austero, affascinate, essenziale e allo stesso tempo simpatico e casereccio ristorante di Via Vittor Pisani 13. Nei miei ricordi di adolescente, il ristorante pareva una nicchia segreta dalla quale dare un po' di realtà all'immaginazione di un'adolescente, che come me credeva che il Giappone fosse solo un cartone animato, un manga o il solito scenario da film di arti marziali. Io, studentessa un po' spaesata e parecchio curiosa, fantasticavo al di là di ogni possibile immaginazione e a poco a poco familiarizzavo con le bacchette, lo strano idioma, l'intenso sapore del wasabi, la salitissima salsa di soia, il prelibatissimo sushi e, in toto, con tutta la cultura annessa all'arte culinaria di un paese straordinario come il Giappone. Il mio primo amore fu per il sushi naturalmente; ero una patita di toro, cioè la parte più prelibata e meno grassa del tonno: sembrava un petalo di una rosa rossa appena colto ed era tenero in bocca come un panetto di burro.
Dal primo amore per il sushi i miei gusti sono cambiati e si sono un po' complicati; ora mi soddisfano cose ben più elaborate oltre a qualche pezzo di immancabile nigiri o maki: prima fra tutti, come avrete già capito, la mia passione per il ramen.

Nonostante la gestione Endo sia cambiata, è rimasta comunque in mani giapponesi. La famiglia Tomoyoshi e in particolare la simpatica signora Masako, gestiscono questo ristorante da molti anni ormai. Nulla è cambiato nell'estetica sempre molto seriosa, ma l'area dedicata al sushi bar dona una vena simpatica e vivace al resto.
La spalliera di legno scuro che riveste la parete principale è sempre lì, come il manto di una casa tipicamente giapponese, proprio come quelle da cartone animato. L'entrata con le classiche tendine (che nell'antica tradizione giapponese servivano a pulirsi le mani prima di consumare il pasto), il piano di sopra con tanto di acquario e un piano sotterraneo con toilette tutta in pietra accolgono quasi come in un'oasi, l'avventuriero metropolitano.
La clientela è il punto forte, perchè proprio come la cucina è (quasi) solo giapponese. Ovviamente questo è e rimane un ottimo segno e anche un ottimo modo per essere calati  nell'atmosfera.
Gli odori, i gusti, i profumi del ristorante sono sempre gli stessi: un po' di alga, un po' di miso, un po' di dashi, un po' di tofu o tè verde. Tutto è Giappone, come una miniatura, proprio come la preziosità di un bonsai. La cucina a vista dalle pentole fumanti ricorda una cucina casalinga. Sarà che ci vado da tempo immemore ormai, ma questo posto è come fosse un po' anche casa mia.
Se avete davvero voglia di cucina giapponese senza troppi fronzoli - che potrete trovare altrove in ogni ristorante giapponese di Milano, immancabilmente gestito da cinesi e frequentato dalla Milano-bene-e-frustrata dal trend modaiolo - iniziate a conoscere questo posto. Io ci ho portato tutti i miei più cari amici e ho sempre fatto un'ottima figura.
Ovviamente potrete trovare di tutto e 'richiedere' di tutto: dalla pizza giapponese Okonomiyaki, alle polpette di riso ripiene Onigiri, allo Shabu-Shabu...tutte cose genuine e molto poco 'alla moda'...

Questo è il link http://www.tomoyoshi-endo.com/.

Il mio voto a questo ristorante è 10 e lode.

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