MATRIOSKla

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martedì 12 luglio 2011

Boris Pasternak - la poesia d'amore e il Dottor Zhivago

Boris Leonidovic Pasternak nasce a Mosca nel 1890 in una famiglia di intellettuali di origini ebraiche. Il padre era un pittore e la madre una concertista. Il suo primo amore fu la musica e studiò composizione al conservatorio, ma dopo aver scoperto di non avere 'l'orecchio perfetto' dovette abbandonare la musica e si dedicò alla letteratura. Studiò dunque filologia all'Università di Mosca e successivamente filosofia a Marburgo in Germania. I suoi esordi artistici sono legati alla poesia di influenza simbolista e si trovano in raccolte quali: 'Il gemello nelle nuvole' (1914); 'Oltre le barriere' (1917) e una delle più famose fu 'Mia sorella la vita' (1922).
Successivamente le sue composizioni poetiche risentirono dell'eco dei fatti storici che influenzavano la sua stessa vita e quella dell'Unione Sovietica: 'L'anno 1905' (1927); 'Il luogotenente Schmidt' (1927); 'Sui treni mattinali' (1943); 'La vastità terrestre' (1945). Le sue prose invece hanno risonanze e influenze dei suoi studi musicali: ''L'infanzia di Zenja Ljuvers' (1918); 'Il salvacondotto' (1931).
Dal 1946 Pasternak si dedicò alla stesura del suo romanzo capolavoro 'Il Dottor Zhivago', nonostante si abbattesse sull'Urss la persecuzione contro gli 'intellettuali deviazionisti e borghesi'. 'Il Dottor Zhivago' fu pubblicato nel 1957 proprio in Italia e in appendice furono inserite alcune delle più belle poesie dell'autore, tra cui la famosa 'Amleto'.
Nel 1960 Pasternak vinse il premio Nobel per la letteratura, ma per motivi politici non uscì dal proprio paese per recarsi a ritirare il premio e la stampa sovietica dedicò all'avvenimento soltanto un trafiletto sulla pagina di un giornale, ignorandone sempre il valore e il riconoscimento.

Leggevo Pasternak sui banchi di scuola a 16 anni, di nascosto dal professore d'italiano. Leggevo le sue poesie e sono state e rimangono le poesie più belle che abbia mai letto nella mia vita, nonostante il mio amore per Majakovskij. Pasternak è 'il poeta' per eccellenza, quello che cerchi nella tua adolescenza per esprimere tutta quella tragicità che senti dentro e tutto quell'amore che un giorno dedicherai a qualcuno. Sono felice di aver incontrato nella mia vita la dolce, struggente e assai russa poesia di questo autore e sono felice di averla condivisa con le persone più importanti della mia vita. Di Pasternak ho amato alla follia il suo romanzo capolavoro, Il Dottor Zhivago, che ancora oggi reputo il libro più bello che sia mai stato scritto nella storia della letteratura mondiale. Beati quelli che ancora lo devono leggere....beato chi un giorno si sentirà chiamare e capirà che i suoi libri glieli avrà mandati Barìs...
Mi è davvero difficile scegliere solo una poesia per rappresentare quest'autore e invitarvi a conoscerlo. Ma ho deciso che ne sceglierò una che una volta mi è stata dedicata e di cui ancora conservo un ricordo sublime.

POESIA D'AMORE

Nessuno sarà a casa
solo la sera. Il solo
giorno invernale nel vano trasparente
delle tende scostate.

Di palle di neve solo, umide, bianche
la rapida sfavillante traccia.
Soltanto tetti e neve e tranne
i tetti e la neve, nessuno.

E di nuovo ricamerà la brina,
e di nuovo mi prenderanno
la tristezza di un anno trascorso
e gli affanni di un altro inverno,

e di nuovo mi tormenteranno
per una colpa non ancor pagata,
e la finestra lungo la crociera
una fame di legno serrerà.

Ma per la tenda d'un tratto
scorrerà il brivido di un'irruzione.
Il silenzio coi passi misurando
tu entrerai, come il futuro.

Apparirai presso la porta,
vestita senza fronzoli, di qualcosa di bianco,
di qualcosa proprio di quei tessuti
di cui ricamano i fiocchi.

1 commento:

  1. eh già..Pasternak è un colosso, è immenso, sconfinato come il SUO romanzo.
    e la sua poesia è un dolore, fa male come una ferita aperta, ti dilania..nel bene e nel male.
    E io ringrazio te, Kla, perchè se anch'io ho potuto apprezzare questo autore, unico e fondamentale, è solo per merito tuo.

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