MATRIOSKla

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martedì 10 aprile 2012

Paradiso Amaro o The Descendants

Di solito si consiglia di leggere un libro sul quale è stato basato un film, prima di vedere il film. Questo per una serie di motivi, primo fra tutti perchè ormai si conosce già la storia e poi perchè la nostra fantasia ne risentirebbe.
Ma, nel caso di questo libro ho sentito il bisogno di fare un'eccezione. Non perchè il film non fosse abbastanza ricco di particolari, ma perchè volevo riviverne le atmosfere. In effetti la descrizione del rapporto padre figlia minore è più approfondito, mentre il rapporto padre figlia maggiore è addirittura qualitativamente diverso.
Mentre leggevo il libro, mi era impossibile non pensare alle goffe espressioni di George Clooney, alias Matt, che caratterizzano il film, e questo ha reso, tutto sommato, ancor più piacevole la lettura. Forse, se il film non avesse scelto di dare un'interpretazione velatamente ironica di alcune situazioni grottesche, sarebbe stato solo l'ennesimo film strappalacrime. 
La storia, infatti, è triste e malinconica e la lettura vive un continuo e burrascoso cambiamento di umore che rasenta la tragicomicità. Ancora una volta, penso che tutte le situazioni più particolari siano state ben rappresentate scenicamente nel film e che l'atmosfera dell'isola di Kauai con più cielo grigio, che colori sfolgoranti abbiano aiutato a contribuire al clima di sofferenza e dolore, espresso e vissuto dal protagonista della storia. Difficile dare un giudizio morale alle situazioni che sono accadute tra i protagonisti e che rimangono irreversibili a causa di una tragedia. Forse più umano è capire come il perdono possa arrivare per tutti. Un libro leggero e nello stesso tempo profondo, ma non aspettatevi di trovare la vita scintillante e le atmosfere spensierate delle isole del paradiso; l'amaro in bocca, purtroppo, rimane e per una volta il titolo è stato tradotto in italiano 'Paradiso amaro' dall'inglese 'The Descendants', con una certa cognizione di causa.

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