MATRIOSKla

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sabato 12 gennaio 2013

Il compleanno di Murakami e il potere dei nomi

Ricordandomi che oggi è il compleanno di Haruki Murakami, sono andata a spulciare ciò che si dice di lui in rete e ho trovato un breve estratto riguardo alla genesi definitiva del suo ultimo capolavoro 1Q84. Mi sono rallegrata ancora una volta della mia personale convinzione, che tutto ciò che ci attira e ci appassiona nella vita, sia davvero estremamente collegato. Il passaggio di Murakami si sofferma sulla scelta di scrivere il romanzo alternando le storie dei due personaggi principali, allo stesso modo in cui  le chiavi di maggiore e minore si alternano nell'opera di Bach 'Clavicembalo ben temperato'. Si sa quanto sia appassionato di musica questo autore, possessore di decine di migliaia di dischi di ogni genere. E' sorprendente e interessante pensare che qualcosa che ci appassiona possa essere d'ispirazione per un'altra e che le due cose vivano nella mente del creatore di un'opera d'arte, come in una sorta di simbiosi. Ma non è tutto. Murakami svela come, un'altra delle sue passioni, cioè la cucina giapponese di cui sempre si trovano riferimenti nei suoi romanzi, abbia addirittura ispirato i nomi dei due protagonisti. Trovandosi in un ristorante izakaya, il nome di un piatto 'tofu con aomame' scorto dal menù, aveva dato vita al nome del personaggio femminile Aomame, appunto. Da lì, pare che il nome del personaggio maschile Tengo sia arrivato come uno spontaneo accompagnamento. Ma la cosa ancora più bizzarra che rivela l'autore, sarebbe il fatto per cui, da quel momento in avanti, avendo trovato i nomi dei protagonisti Murakami ebbe la certezza che il suo romanzo 1Q84 avrebbe trovato il suo definitivo compimento. Egli stesso aggiunge che, prima di quella rivelazione dell'identità dei protagonisti avvenuta attraverso la decisione del nome, quella certezza non si era ancora materializzata. Dalla musica, al cibo, dall'inconscio alla scrittura, da qualunque parte si voglia entrare nella creatività di Murakami se ne esce comunque dopo aver attraversato altri innumerevoli e piacevoli mondi. 

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