MATRIOSKla

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mercoledì 30 gennaio 2013

New adventures in Hi-Fi - REM e l'oscurità

In questi giorni sto ascoltando i Rem. Di frequente ricompaiono nei miei ascolti. D'altronde sono stati una delle mie band preferite di sempre. Qualche giorno fa ho scorso lo scaffale dei miei dischi originali, ho contato ben 12 cd della band originaria dello stato di Georgia. Una band del sud degli Stati Uniti. Un sud particolare: polveroso, diretto, ma anche oscuro, visionario, obnubilato e distorto come le linee di un immaginario riflesso del deserto. Ho scelto di riascoltare 'New Adventures in Hi-Fi', perchè è uno dei dischi che nel tempo ho ascoltato meno, uno degli ascolti più difficili. Ma ogni volta che ascolto questo disco, trovo sempre lo stesso pregio. Non lo capisco mai fino in fondo, quasi non riesco ad ascoltarlo fino in fondo e tutto ciò che non capisco, mi attrae. La macchina è un buon posto dove ascoltarlo, perchè le distanze, il viaggio, le grosse cilindrate americane, la desolazione, i suoni del folk americano vengono tutti fuori e quale miglior posto che ascoltare tutto ciò guidando. Ho letto una bella recensione del disco su Rolling Stone e ho visto che la prima frase recitava 'il momento più scuro è quello subito prima dell'alba'. Bell'incipit per cominciare un disco che trovo a tratti straziante, prolisso, ma anche verboso, rivelatorio, interessante. Tra le tracce che preferisco ci sono 'How the west was won and where it got us', 'Wake up bomb', 'E-bow letter', 'New test leper' e 'Electrolite'.   
Quest'ultima, tra l'altro, parla di Los Angeles e di alcune strane immagini che quella città evoca. Trovo questo disco davvero presuntuoso a livello teorico. Stipe e company si sono potuti permettere un disco del genere solo perchè si chiamavano già REM e perchè avevano già sfornato due capolavori come 'Out of time' e 'Automatic for the people' e che il terzo sarebbe arrivato subito dopo con 'UP'. Se non avessero avuto un repertorio e un'ispirazione così duraturi, questo disco sarebbe stato un flop e invece in un contesto di imminente rinascita, quell'oscurità prima dell'alba ha avuto nel 1996, quando uscì quest'album, uno splendido senso. Da ascoltare e riascoltare, soprattutto per chi vuole conoscere il folk-pop.

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