MATRIOSKla

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giovedì 10 gennaio 2013

Laurel Canyon

Una città senza cuore, sempre la stessa: Los Angeles. Una manciata di personaggi stralunati che sembrano appena usciti da un romanzo  alla Bret Easton Ellis, una storia che ha un inizio, ma non una fine e procede in circolo. Vizi, stravizi, trasgressione e infine una lotta senza posa contro i demoni della tentazione. Su tutto questo, come tocco finale, una grandiosa colonna sonora dove 'In a funny way' dei Mercury Rev, si giustappone al clima del film vaporoso ed evanescente, grazie alle atmosfere della loro musica dream pop. Un film altamente sconsigliato a tutti quelli che non amano il genere, cioè sostanzialmente, quei film che non hanno una vera storia, un'azione, un compimento, ma che si concentrano sulle emozioni interiori dei personaggi, sulle loro espressioni e su quello che non riescono ad esprimere, ma soltanto a sentire. Un film che parla di passioni e di fantasie proibite, dove l'unica pecca, forse,  è soltanto la scialba - volutamente o meno - interpretazione degli attori. Tra tutti spicca un Christian Bale , nel personaggio di Sam, sballottato qui e là nella storia, ma senza granchè da dirne a proposito. Nonostante il film mi sia piaciuto perchè mi ha ricordato le atmosfere di 'Less than zero' del maestro Ellis, purtroppo nulla del personaggio di Sam lascia trasparire il fascino della mente di Clay.

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