MATRIOSKla

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giovedì 8 dicembre 2011

La balena azzurra - Stanislao Nievo

Una leggenda di Sri Lanka racconta la storia di una balena che viene a pregare sulla spiaggia, di tornare donna e madre, come un tempo era vissuta. Non trovando appoggio presso gli uomini, la balena si rivolge alle donne, che conoscono una lingua molto antica e riescono, per questo a parlare con lei. Le donne hanno imparato la lingua scendendo alla spiaggia e aiutando le balene, che di tanto in tanto si arenano lì, per tornare in mare o morire. Si dice inoltre che esistessero delle feste, durante le quali, le donne invitavano gli uomini a non respingere la preghiera della balena di tornare donna. Di solito, le donne mimavano attraverso delle danze l'avvicinamento dell'animale alla terra e costruivano delle balene finte, fatte di canne di bambù da offrire al mare. Se durante queste feste passavano delle vere balene, ciò era segno di buon auspicio. Dunque le donne, scendendo in acqua offrivano alla balena noci di cocco, cibo e fiori, distruggevano la balena finta contro la riva e dal suo ventre uscivano delle donne, che simboleggiavano il ritorno alle sembianze umane, da parte della balena, proprio come voleva la leggenda.

Questa breve storia e alcune preziose, piccole avventure vissute da Miriam, costituiscono il libro di Stanislao Nievo 'La balena azzurra'. La storia di Miriam che da scienziata, diventerà esperta e appassionata del linguaggio delle balene e infine madre, costituisce una bucolica e naturalistica visione del legame che esisterebbe tra il mondo umano e quello dei grandi cetacei. Anche in questo libro, sebbene in forma molto romanzata, si ribadisce il presunto benevolo, altruistico e incredibile sentimento che muoverebbe le balene a instaurare un rapporto con il mondo terrestre attraverso un linguaggio comune, un canto, una curiosità bonaria  e inspiegabile che le caratterizzano.
Ogni volta che leggo di questa curiosità delle balene verso di noi, mi chiedo se sia una curiosità un po' bizzarra e compassionevole o piuttosto se esse intravedano in noi, davvero, un barlume di speranza, di positività e di bene. Magari anche più di quanto noi stessi riusciamo a vedere fra noi. Chissà se un giorno la scienza ci darà la soluzione. Nel frattempo godo di questo potere misterioso che tanto mi affascina e mi attira delle mie amate balene.

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