MATRIOSKla

MATRIOSKla

martedì 6 dicembre 2011

National Geographic Society and Magazine

Adoro tutto ciò che è National Geographic.
Ho scoperto la rivista circa 4 anni fa, per errore. Prima di partire per un viaggio in Turchia, mi fermai in un'edicola dell'aeroporto di Malpensa volendo comprare una rivista da portare con me. Convinta di comprare il National Geographic, mi accorsi solo una volta salita sull'aereo, che avevo acquistato la pubblicazione americana. Quindi mi sarebbe toccato leggerla in inglese. Fu un errore utilissimo perchè scoprii che la pubblicazione americana che arriva fino a noi è molto più interessante di quella italiana. Sostanzialmente perchè racconta di posti e nature ancora più esotiche e lontane da noi. Inoltre leggere in inglese questa rivista è quasi come leggersi un libro o un manuale scolastico. L'inglese utilizzato ha un registro linguistico elevatissimo, i racconti sono ancora più avvincenti narrati nella lingua originale di chi ha vissuto o fotografato davvero quel posto. Come sempre la lingua madre conserva il pathos delle vere emozioni.
National Geographic è rivolto a chi ama la fotografia, il reportage, la natura, le scienze naturali, la geografia, la tecnologia e ovviamente il viaggio, le differenti culture sparse per il mondo, le sorprendenti scoperte archeologiche e gli studi antropologici. Insomma, un vero e proprio crogiolo di sana cultura.
L'istituzione NG ha la sua sede a Washington D.C. e si è costituita nel 1888 con lo scopo di diffondere e ampliare le conoscenze geografiche e nel 1897 ha dato vita alla rivista che ancor oggi esiste.
La National Geographic Society è stata sponsor di molte spedizioni e ricerche geografiche.

Personalmente trovo che la qualità degli articoli sia molto elevata e che le fotografie siano meravigliose.
Adoro il formato così comodo e compatto, la carta ancora lucida, elegante e piacevole al tatto. Adoro il riquadro giallo che caratterizza e contraddistingue da sempre la rivista. Adoro aprirla e sfogliarla tutta, gettare un primo sguardo sulle pagine patinate e perdermi nelle fantasie di viaggi lontani, immaginare quanta strada e fatica un fotografo possa aver fatto per tornare a casa con quelle immagini così avvincenti. Fantastico mentre leggo le storie, penso a quanta gente diversa esiste al mondo e penso che la sera, quando andrò a dormire dopo aver letto una storia del NG un leone, in quel momento, starà adocchiando una preda, un fiume scorrerà  in piena nella silenziosa solitudine di un immenso canyon, che una balena azzurra così gigantesca e innocua troverà posto nell'immensità dell'oceano. Il mondo, talvolta, pensato come pura natura mi rappacifica con me stessa, mi fa pensare a quanto sia bella una scoperta.
Del NG ho comprato anche diverse pubblicazioni. Ne ho una russa e ho acquista nel tempo un paio di guide fotografiche. Una insieme alla rivista e un'altra in inglese, molto utile che si chiama 'NG ultimate travel photography'. Infine ho inevitabilmente ceduto alla meraviglia delle raccolte monografiche in formato libro de 'I grandi fotografi'.
Di recente mi hanno regalato un libro NG molto interessante, nel quale insieme alle fotografie ho trovato nozioni di geografia e le descrizioni di come sono state scattate le fotografie. Il libro è articolato su una suddivisone per capitoli relativi a tutti i continenti e insieme ad essi si trovano anche le note su autori e fotografi.
Davvero bello. Si chiama 'National Geographic Greatest Photographs'.
Ovviamente esiste anche un sito online, a dire poco eccezionale, con ogni sorta di dettaglio relativo al mondo NG e molti consigli utili per fotografare, oltre a bellissime raccolte di dritte e foto di grandissimi autori.
Enjoy it!

Nessun commento:

Posta un commento