MATRIOSKla

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giovedì 8 settembre 2011

Dan Brown - Il simbolo perduto

Non riesco a dire se i libri di Dan Brown mi piacciano o meno. O meglio, mi piacciono più di altri best sellers e altri film del genere perchè iniziano in maniera avvincente, hanno quasi sempre argomentazioni e ambientazioni credibili ed interessanti, l'unico problema è che arriva un punto in cui è chiaro che l'autore è costretto, probabilmente per motivi di contratto, a produrre il maggior numero di pagine possibili e a procrastinare ad libitum la fine della storia. 
Ho letto 'Il simbolo perduto' in inglese e della scrittura di questo autore ho poco da dire. Decisamente semplice, ma agile e adatta al tipo di lettura di cui si fruisce e alla storia in sè, cioè essenziale. Per quanto riguarda la trama di questo romanzo, l'ho trovata abbastanza semplice da seguire rispetto ad altri (come ad esempio Deception Point) e la figura di Mal'akh è tutto sommato abbastanza curiosa. Avevo un personale interesse nel leggere qualcosa di 'segreto' riguardo all'edificio del campidoglio a Washington D.C., dato che l'ho vista di persona  non molto tempo fa e ovviamente tutte le storie rivelate da Brown riguardo le logge massoniche e tutta la loro simbologia attirano come una calamita, nonostante altrove abbia letto che vi siano spesso errori nelle trasposizioni dell'autore nei suoi romanzi.
Nel complesso un libro che intrattiene e distrae facilmente, al contrario di altri libri di puro divertimento, per lo meno questo cerca di insegnare qualcosa raccontando. Per questo salvo con un sei i romanzi di Dan Brown e penso che continuerò a leggerli, se le storie saranno di mio interesse.

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