MATRIOSKla

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lunedì 5 settembre 2011

Runner's world magazine

Da quando sono un'appassionata di running cerco di documentarmi il più possibile riguardo a tecniche di allenamento, materiale utile per tenere sotto controllo le mie sessioni e per avere ogni possibile suggerimento riguardo la corsa. Più ci si addentra in una disciplina e più si sente la necessità di conoscerla fin nei suoi particolari, ecco perchè la prima cosa che faccio, di solito, è acquistare libri o riviste specializzate. Per quanto riguarda la corsa, ho scoperto subito Runner's world, una rivista originariamente pubblicata negli Stati Uniti e arrivata fortunatamente anche in Italia, che affronta tutte le diverse tematiche che riguardano questo sport. La compro saltuariamente, ad esempio, quando in copertina viene segnalato un inserto interessante riguardo all'acquisto di scarpe e accessori. Sono sempre incuriosita dalle prime pagine dedicate alle lettere dei lettori e dalle fotografie di gente più o meno nota, che corre nei posti più impensati del pianeta: dal deserto ai parchi, dalla neve alle montagne. Così come trovo sempre molto utile l'articolo sul training e la mini rubrica Easy Run dedicata a coloro che, come me, corrono da poco. Per chi invece è già un runner qualificato esiste la rubrica Hard Run.
Imprescindibile dalla disciplina in sè, c'è sempre un occhio di riguardo rivolto alla dieta e la parte di Nutrition, dalla quale imparo sempre nuove cose sull'alimentazione, istruisce sui cibi di stagione e su come bilanciare energie e calorie.
A seguire si trovano gli articoli su Lifestyle, quasi sempre scritti da esperti americani. La chicca finale è l'articolo dedicato al viaggio, dove corsa ed esplorazione di un posto nel mondo convergono e lasciano lo spazio alla fantasia e al senso di libertà che corsa e viaggio di solito coniugano. L'unica parte che non mi interessa gran chè è quella dedicata al calendario degli eventi sportivi competitivi e alle gare.
Per me, che la corsa è solo un modo per evadere, la competizione podistica non ha ragione di esistere, ma chissà che un giorno cambi idea.

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