MATRIOSKla

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sabato 17 settembre 2011

Fernando Pessoa - Il poeta è un fingitore, ovvero l'inquietudine

Non oso scriver nulla del grande, magnifico, sconfinato poeta e scrittore portoghese Fernando Pessoa, perchè scrivere di lui è come scrivere di Dio - per chi ha fede - o come scrivere del 'perchè l'essere?', che fu il questio parmenideo nel quale si perde il senso della vita  e il suo infinito girare su se stessa.
Oso soltanto dire che Pessoa, il cui cognome è stato una sorta di predestinazione per lui, significa persona, quasi come se egli sia stato tutte le singole persone del mondo e, allo stesso tempo, nessuna.
Ho scoperto Pessoa nel 2002, mentre leggevo a fine turno del mio lavoro in aeroporto e il mio mondo era pieno di persone. L'ho discusso e condiviso con una persona, che nell'apoteosi del surreale - cioè tra la prima e la seconda palla di battuta durante una partita di tennis - mi ha chiesto: 'Ma tu  l'hai capito Pessoa?. Strambo quesito in un altrettanto bizzarro momento, tanto quanto l'assurdità dell'universo pessoiano.
Di lui esiste no scritto potentissimo, profondo quanto l'animo umano, che racchiude la verità più sanguinante e terribile che sia mai stata scritta da un uomo vero e in carne ed ossa (altro che bibbia e vangeli). Si tratta de 'Il libro dell'inquietudine' e già il titolo la dice lunga...
Ovunque voi siate, chiunque voi siate, dovunque andiate, a condizione che abbiate un'anima pura, aprite a caso una pagina di questo fitto zibaldone e troverete un briciolo di voi stessi, come se voi foste una stella nell'universo e quella stella brillerà necessaria e indivisibile dal tutto.
Questa volta non vi lascio le solite informazioni biografiche, perchè talvolta dubito che Fernando Pessoa sia davvero esistito...vi lascio una traccia, una singola frase e se ci cadete dentro come in un abisso, allora questo libro è per voi:

                      'Serata d'estate laffuori, come vorrei essere un altro'

Se poi volete provare con la poesia, scoprirete tutti gli omologhi di questo monumentale poeta. Anche di questa sua arte sublime vi lascio uno spunto:

                      ' Il poeta è un fingitore.
                        Finge così completamente
                        che arriva a fingere che è dolore
                        il dolore che davvero sente.'

3 commenti:

  1. In questo giorno, non potevi farmi regalo migliore :-)
    il mio alter-ego (con doveroso rispetto verso il maestro portoghese) sia ricordato proprio il 17 settembre!

    ..mamma..il giallo di quelle banane..

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  2. Pessoa non è stato uno scrittore, è stato una letteratura.

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  3. Pessoa è un gigante immortale. Oggi mi sento completamente come si sentiva lui quando ha composto il frammento 140. Praticamente mi ha rubato le parole di bocca. Per chi ha il libro, buona lettura! HS

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