MATRIOSKla

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venerdì 2 marzo 2012

Lucio Dalla che ricordi...

Non posso non scrivere niente, per salutare idealmente, uno dei pochi cantanti italiani che hanno fatto parte dei miei ascolti musicali più cari. Mio padre è sempre stato un grande estimatore di Lucio Dalla. Quand'ero piccola lo capivo poco, mi sembrava una scimmietta col cappellino e gli occhialetti. Non era esattamente elegante e attraente come Simon Le Bon, perchè gli anni in cui in casa mio padre faceva suonare i suoi dischi erano, più o meno, i metà anni 80. A forza di sentire le sue canzoni però mi avvicinai alla sua musica.
Quando si andava in gita alle medie, sul pullman si prendeva il canzoniere e si cantavano gli autori italiani. Lucio non poteva mancare con la sua Piazza Grande, L'Anno che verrà, 4 Marzo 1943. Erano i miei primi approcci alla storia della musica italiana contemporanea, la musica dei bellissimi anni 60 e oltre.
Nei primi anni 90, cominciai ad ascoltare meglio le sue canzoni e ad amarle.  Nello stereo di camera mia mettevo i dischi delle raccolte dei suoi più grandi successi: Come è profondo il mare, Disperato erotico stomp, Anna e Marco, Futura, Balla, balla, ballerino e tanti altri. Nel 1993 andammo a un concerto al teatro Smeraldo di Milano, con i miei genitori. Era una delle mie prime esperienze di concerto ed erano gli anni di Attenti al lupo, Apriti cuore, Denis, ma soprattutto di quel malinconico e amato disco che fu Henna, dove spiccavano canzoni che all'epoca facevano parlare, come Merdman, Latin Lover, Rispondimi.
Era un cantante-poeta, di sicuro la sua sensibilità e la sua poesia, la sua delicatezza d'animo erano tutte nascoste in quella straordinaria voce e quella sua liricità. Nessuno avrebbe, ad esempio, saputo scrivere una canzone più toccante di Ayrton, dedicata al grande pilota morto giovanissimo nella terra di Lucio.
Pochi sapevano essere buffi e romantici allo stesso tempo, forse questa era davvero la tenerezza che emanava da quel grande artista di cui non scorderò mai il cappellino, gli occhialini, le mani tozze e una voce sublime.
Lucio Dalla...dolci ricordi...

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