MATRIOSKla

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giovedì 1 marzo 2012

Tachiyomi o l'arte di leggere in piedi

Leggendo qui e là in rete, ho scoperto che una delle pratiche che più preferisco quando vado in edicola o in libreria, ha addirittura un nome. Si tratta di una parola giapponese 'Tachiyomi', che significa 'leggere in piedi'. Mi è capitato di entrare in una libreria a Osaka e di vedere svariati lettori 'lastminute', oppure otaku fermi in adorazione davanti alle ultime uscite manga, o ragazze perse nel loro mondo davanti ad una rivista di moda. Tutti rigorosamente in piedi e con l'ultimo numero di una pubblicazione editoriale appena uscita, magari non richiusa nell'involucro di plastica e con un prezzo di copertina anche fin troppo alto. Pare che in Giappone sia una pratica diffusa, soprattutto tra impiegati in giacca e cravatta e per di più, tollerata nei principali conbini (abbreviazione per convenience store).
Da noi, questo fenomeno non esiste in una maniera così diffusa e metodica. Per fortuna che adesso, almeno nelle grandi librerie, hanno pensato bene di mettere poltrona e divanetto per sedersi a leggere o consultare i volumi in tutta libertà. Ma mi è capitato spesso, e ancora accade che, se per caso prendo in mano una rivista in un'edicola-negozio, mi senta perforata dagli sguardi dei venditori. Insomma, mi sono sempre chiesta perchè in un negozio di vestiti o scarpe si possano misurare le cose prima di comprarle e in edicola non si possa dare una sfogliata e un'occhiata alla rivista, allo stesso modo.
Meno male che il Giappone è un paese che ha un forte senso dell'educazione e del rispetto.
Se capitasse lo stesso qui, ciò vorrebbe dire che si dovrebbe, con un po' di buon senso, tollerare anche una fruizione, versione 'fastfood' di giornali, libri e riviste, sia che si stia aspettando qualcuno, per puro intrattenimento, o che si cerchi di ammazzare il tempo prima di prendere il treno. Prima o poi ci arriveremo anche noi.

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