MATRIOSKla

MATRIOSKla

sabato 24 marzo 2012

Le buffe camicie hawaiiane

Certamente il più famoso testimonial delle camicie hawaiiane, qui da noi, è stato l'affascinante Tom Selleck nella serie Magnum P.I. Dopo aver visto la sua vera camicia, donata al museo dell'arte pop a Washington, mi sono documentata sulle origini di questa esilarante moda dei fiorelloni. Ovviamente c'è tutta a storia da scoprire. Le prime camicie hawaiiane furono ideate dai nativi hawaiiani all'inizio dello scorso secolo, quando dipingevano a mano, su materiali importati da lavoratori cinesi, motivi e disegni che riproducevano elementi delle loro isole. Nel 1931 però, un sarto hawaiiano di nome Ellery Chun cominciò a mettere insieme questi motivi tipici su camicie di seta. Cinque anni più tardi un'azienda di Honolulu, il Kamehameha Garment, portò sul mercato quest'indumento per la prima volta e lo chiamò 'aloha shirt'. Diventò immediatamente un capo di moda estremamente fashion, qualcosa che gli americani del continente dovevano per forza avere. I disegni più popolari furono le famose ballerine di hula, le palme, i surfisti, i fiori, le ananas, pesci tropicali, le collane di fiori e l'ukulele.
Molte celebrità aiutarono a rendere sempre più popolare la camicia e il suo stile, tra cui Elvis Presley, Bing Cosby, Frank Sinatra e persino il presidente Harry Truman negli anni 50. Infine, anche i surfisti californiani prima di della seconda guerra mondiale erano entusiasti di portare la famosa camicia e desiderosi di esportare nel continente un po' della nativa cultura hawaiiana. Il declino delle camicie si ebbe quando alla metà degli anni 50, il materiale utilizzato fu essenzialmente il poliestere. Negli anni 60 e 70 la camicia fu destinata a rimanere chiusa negli armadi degli americani, poichè giudicata terribilmente fuori moda e dunque si poteva trovare soltanto ai mercati dell'usato. Finchè negli anni 80 e 90 tornò ad essere un oggetto di moda e si trasformò oggetto di culto. Sorsero nuovamente negozi specializzati nell'indumento e si scrissero libri sulla moda della camicia a fiori. Il governatore delle Hawaii Ben Cayean dichiarò il 2000, l'anno della camicia 'aloha' in onore del sarto Ellery Chun che morì proprio quell'anno all'età di 91 anni.
Per noi europei la camicia hawaiiana è sempre stata un simbolo di quelle isole, in primis, e del tipico americano in vacanza fuori dal continente. A memoria, ricordo che gli anni 80 sono stati gli anni in cui, qui da noi, esplose la mania e ricordo non solo le camicie, ma anche i pantaloni e gli abiti da donna che si rifacevano a quel design così sgargiante e così caratteristico, di cui tutto si può dire meno che non abbia segnato un'epoca e forse anche più di una.

1 commento: