Gli spaghetti si chiamano ramen e gli ingredienti di contorno possono essere dei più svariati. Vi dirò di più, nonostante l'origine di questa pietanza sia cinese e il nome stesso derivi dalla parola cantonese raomin, i giapponesi hanno sviluppato tutta una loro arte nella preparazione del ramen e innumerevoli versioni. Questo piatto, così ricco ed elaborato, era considerato fin dagli anni della guerra un sostituto del riso durante i periodi di magra e la sua consistenza, sebbene piuttosto satura di grassi, costituiva un alimento completo e altamente nutritivo.


A proposito di maestri, esiste una vera e propria arte del ramen e la si può scoprire in film molto piacevoli e pseudofilosofici come Ramen Girl e Tampopo. Così come esistono campioni-mangiatori di ramen e un intero museo dedicato a tutte le qualità, provenienze e intrepretazioni di questo cibo. Il museo si trova a Yokohama, la città giapponese con più elevata densità di popolazione cinese, ed è un vero e proprio santuario di souvenir, scodelle e poster della popolare prelibatezza.
Il ramen esiste in Giappone anche grazie ad un'intera industria ad esso dedicata che ha vissuto e tuttora vive dell'enorme boom di produzione e anche di tutto ciò che ne è cresciuto intorno: riviste specializzate,siti web e blog che insegnano come cucinarlo e dove acquistarlo o dove consumarlo negli oltre 200.000 ristoranti sparsi in tutta la nazione.
Il successo di questa scodella senza fondo, si dice che stia anche nel suo basso costo e nel relativo spazio limitato entro il quale lo si può preparare e consumare. In un paese dove gli spazi sono di primaria importanza, dove i telefoni cellulari e le macchine sono concepite per ingombrare il meno possibile, la praticità di questo cibo, la sua immediatezza e la tradizione che stanno dietro tutta la sua originaria preparazione sembrano incarnare perfettamente la natura del Giappone stesso. Ecco perchè quando vado al ristorante giapponese non mi sento abbastanza calata nella realtà delle tradizioni culinarie giapponesi, se non ordino almeno una scodella di ramen e non vi affogo completamente insieme alle bacchette, al delizioso cucchiaino di ceramica che le accompagna per raccoglierne il brodo e alla mia fame stessa.

Mi hai fatto venire una fame!!! :-)
RispondiEliminabuoni i ramen!
Giusy
Hello nice blogg
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