MATRIOSKla

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domenica 12 febbraio 2012

Baltika n.3 un vago sapore di Russia

Ho parlato di recente di birra giapponese, ma non posso non parlare di un'altra delle mie birre preferite: la Baltika n.3, anche detta 'klassiceskoe'.
Nel 1995, in uno dei miei primi viaggi in Russia, scoprii questa tozza e panciuta bottiglia da 50cl con una semplice etichetta blu e oro, e questo enigmatico numero che campeggiava sul fronte.
Si vendeva nei baracchini che stavano sui bordi delle strade o sul marciapiede, insieme a sigarette e qualche quotidiano. L'aspetto dei baracchini era ancora molto sovietico e anche il packaging molto nel gusto di una nuova Russia, che doveva ancora prendere le misure con gli standard comuni del design occidentale.
Comprai la mia prima Baltika n.3 proprio in uno di questi baracchini, in un piacevole giorno di agosto, per dissetarmi durante le lunghe camminate per le strade di una San Pietroburgo ancora giovanissima.
I ragazzi di Piter giravano con le bottiglie in una mano e le sigarette infilate nelle dita dell'altra. Una semplice e veritiera immagine di una Russia metropolitana. Io volevo essere una russa e dunque giravo allo stesso modo.
D'altronde non era difficile vedere ragazze bere in piedi di fianco ai baracchini o nei sotterranei antistanti le entrate della metropolitana.
La Baltika, che nel nome già suggerisce la sua ispirazione marinaresca, nasce proprio a San Pietroburgo, che nel bene o nel male si porta dietro la sua nomea di città sull'acqua.
La fabbrica della birra era originariamente chiamata 'Leningrad Association of the Beer Brewing and Nonalcoholic Beverages Industry, anche detta Lenpivo, nel 1978 e si trovava nell'allora Leningrado.
La fabbrica di proprietà dello stato cominciò a produrre birra nel 1990 anche se il marchio 'Baltika' ancora non esisteva e veniva venduta sotto nomi, come 'Zhigulevskoe', 'Rizhskoe' e altri nomi tipicamente sovietici. Solo dopo il 1992, quando l'azienda cominciò il suo processo di privatizzazione, il marchio diventò ufficiale e la sua distribuzione in tutta  la Russia si espanse su larga scala fino al 1997. Negli anni 2000 il gusto e le proprietà della birra si adeguarono completamente agli standard europei.
Ad oggi è la birra russa più famosa nel mondo e, ovviamente, la più venduta in Russia.
Peccato che non ho mai conservato un esemplare di bottiglia Baltika n.3 vecchio stile. Ma ho fatto in tempo a conservarne alcune di altri 'numeri'. Quello che mi divertiva, quando poi tornavo a Mosca di anno in anno, era andare alla ricerca della n.3 che, non capii mai per quale motivo, sembrava introvabile.
Era più facile, infatti, vedere esposte ai soliti baracchini - meno sovietici, ma arricchiti delle solite cavolate occidentali, come chewing gum, caramelle e altro - altre Baltika.
La Baltika esiste dalla numero 0 alla numero 9. Quest'ultima in russo viene definita 'krepkoe', cioè 'forte', arriva agli 8.00% di grado alcolico ed è veramente pesante!
La n.3 rimane la mia preferita. Il suo sapore, al primo sorso, è amaro e corposo come il primo impatto che si può avere con un russo o una russa e il loro difficile idioma. Il suo colore è pallido e dorato come le cupole delle chiese bizantine disseminate negli angoli più impensati di questa landa piatta e solitaria, che è la terra russa.

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