MATRIOSKla

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mercoledì 8 febbraio 2012

Il fiume segreto - Kate Grenville

Sebbene rientri  nel genere di romanzo storico che, io personalmente, non prediligo ho trovato questo libro una bella sorpresa letteraria, tra le mie letture previste per questo nuovo anno.
'Il fiume segreto' di Kate Grenville è davvero ben scritto. Il suo andamento lineare nella trama, senza troppi personaggi superflui o dettagli irrilevanti e divagazioni alleggerisce l'idea della lettura di un romanzo di questo genere. Dell'Australia non si parla, non si sa, non si legge molto e dunque trovare un bel romanzo, che vada a ripescare gli albori della nascita di questa nazione, è anche cosa rara. 
Dell'autrice si sa che volendo risalire alle origini di un suo parente andò a ripescare informazioni su di lui da enormi volumi storici e genealogici e dunque, per questo motivo, la sua scrittura risulta estremamente precisa e accurata. Quello che mi ha colpito maggiormente è stato il modo in cui vengono descritti posti che, nell'ambientazione del libro, sono zone ancora allo stadio primitivo e quasi palustre. Ad esempio, si parla di Sidney e del suo porto come una piccola cittadina che offriva lavoro, scambi e commercio ai primi colonizzatori bianchi provenienti dalla natia Inghilterra.
Proprio al centro della storia sta  la coppia William e Sal. I due si conoscono fin da piccoli e per unire le forze reciproche di due famiglie modeste, decidono di sposarsi. La loro unione sarà fortissima e immutata fino alla fine del libro. Un giorno, però, mentre i due sono ancora a Londra, William commette un furto, spinto dalla sua condizione di povertà. Questo errore gli costerà la spedizione e la condanna a vita di esiliato in quella che, sul finire del 1700, era la più grande colonia penale al mondo, cioè l'Australia.
Dopo un viaggio estenuante e i primi abbozzi di una vita ai limiti della sopravvivenza, soltanto la cresecente minaccia dell'uomo nero, cioè aborigeno, farà sì che la famiglia Thornhill si sposti lontano dalla vita selvaggia a contatto con la natura ed esploda in una fioritura economica prima inimmaginabile.
Stupenda, tra l'altro, la lotta interiore del protagonista Will tra l'accettazione della convivenza con gli aborigeni e la lotta per l'incolumità propria e della sua famiglia.
Davvero consigliato, soprattutto per appassionati del posto e del genere.

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